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Sinossi

Luce

La storia è narrata da una misteriosa voce fuori campo, quella che nel testo è caratterizzata dallo stile corsivo. Essa appartiene al personaggio centrale del romanzo, Dora, che in realtà, dal luogo e dallo stato di coscienza in cui parla, non porta più quel nome, poiché viene chiamata da tutti Luce. Luce ha ormai un ricordo sfocato della sua precedente vita, o meglio, del suo vecchio modo di vivere e di percepire gli eventi; ella, tuttavia, ricorda, ripercorre e descrive gli avvenimenti, ma soprattutto, gli stati d’animo più rilevanti sul suo cammino verso la nuova consapevolezza, dall’infanzia attraverso l’adolescenza fino ad arrivare alla sua maturità, momento questo che rappresenterà una svolta decisiva per la sua anima. Vi è un tratto comune che contraddistingue le varie fasi della vita e della personalità della dolce e delicata Dora: lo sguardo duplice sul mondo, cioè la sua capacità di scivolare facilmente dalla realtà alla dimensione onirica. Dora è consapevole di essere una grande sognatrice, nel vero senso della parola! Sarà nei suoi sogni, infatti, che incontrerà Miriam e Jacob, due figure centrali per la sua crescita interiore. Miriam appare nei suoi sogni fin dall’infanzia e sarà lei a chiamarla Luce, uno strano nome che, inizialmente, Dora non accetta e non riconosce; sarà sempre lei a parlarle dell’esistenza di un magnifico luogo al di là di un ponte di cristallo, che Dora cercherà di raggiungere fra stati emotivi altalenanti e contrastanti. Jacob, altra presenza onirica, rappresenta la figura del maestro, colui che sarà in grado di far rivivere a Dora i momenti centrali della sua esistenza, portando e risistemando ogni cosa in una diversa prospettiva. Dora, ormai Luce, ha mosso i suoi timidi passi sul cammino della logica spirituale e della ricerca interiore. Nel corso della storia, vi è un continuo intrecciarsi fra due dimensioni: quella della cosiddetta vita reale e quella del sogno, nonostante quest’ultima sia apportatrice di verità e gioia autentiche. Nella vita reale, Dora incontrerà altri due personaggi che, in apparenza, sembrano non avere nulla a che fare con Miriam e Jacob: la bella e spensierata Cesarina e Gabriele, un misterioso ed intrigante estimatore d’arte. Nel momento in cui Dora riceve un’enigmatica lettera scritta da Miriam, il lettore non distinguerà più il confine, ormai sempre più indistinto, fra sogno e realtà. Sarà il finale a sorpresa a fare chiarezza sugli aspetti irrazionali e fumosi del lungo e poetico flusso di coscienza di Dora...

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